PNSD – Piano Nazionale Scuola Digitale

Cos’è il Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD)

Il Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD) è un documento pensato per guidare le scuole in un percorso di innovazione e digitalizzazione, come previsto nella riforma della Scuola approvata quest’anno (legge 107/2015 – La Buona Scuola).

Il documento ha funzione di indirizzo; punta a introdurre le nuove tecnologie nelle scuole, a diffondere l’idea di apprendimento permanente (life-long learning) ed estendere il concetto di scuola dal luogo fisico a spazi di apprendimento virtuali.

Le azioni previste, (35 punti), sono state già finanziate, attingendo alle risorse messe a disposizione dalla legge La Buona Scuola e dai Fondi strutturali Europei (Pon Istruzione 2014-2020) per un totale di un miliardo di euro.

Il Piano sarà attuato da qui al 2020 (piano pluriennale).

Importanza del PNSD

  • Il PNSD è un piano di alto valore strategico poiché il capitolo della digitalizzazione è all’interno di una strategia nazionale contenuta in una Legge di Stato (Legge 107/2015);
  • Il PNSD è un Piano di innovazione che non è solo strutturale ma anche di contenuti;
  • Il PNSD prefigura un nuovo modello educativo della scuola nell’era digitale.

Con il PNSD viene incentivato l’utilizzo delle nuove tecnologie

  • le tecnologie entrano in classe e supportano la didattica;
  • studenti e i docenti interagiscano con modalità didattiche costruttive e cooperative;
  • attraverso app da sfruttare come ambienti o strumenti di apprendimento, l’impostazione frontale della lezione è superata da una didattica meno trasmissiva e più operativa.

 

Le nuove tecnologie presuppongono un cambiamento di prospettiva

Cambiamento del ruolo del docente da.. a..
Trasmettitore di conoscenza, fonte di informazioni, fonte di risposte Facilitatore dell’apprendimento, collaboratore, guida
Colui che controlla e dirige tutti gli aspetti dell’apprendimento Colui che offre maggiori opzioni e responsabilità nel processo di apprendimento
Cambiamento del ruolo dello studente da.. a..
Destinatario passivo di informazioni Protagonista attivo nel processo di apprendimento
Colui che riporta le conoscenze Colui che scopre e condivide conoscenze
Colui che apprende in autonomia Colui che apprende in collaborazione con altri

L’uso delle tecnologie digitali…

  • Consentono un apprendimento personalizzato in quanto permettono la personalizzazione del lavoro per ogni alunno e pongono attenzione ai diversi stili di apprendimento degli allievi (soprattutto con gli alunni con BES);
  • Offrono la possibilità di fare ricerche in molteplici fonti e/o di condividere i contenuti in tempo reale;
  • Prevengono il senso d’inadeguatezza degli alunni e quindi la dispersione scolastica;
  • Incrementano la motivazione e il coinvolgimento degli alunni;
  • Consentono una maggiore facilità di comprensione degli argomenti poiché l’alunno;
  • interagisce con i contenuti in maniera più funzionale alle conoscenze;
  • Permettono il riutilizzo del materiale «digitale»;
  • Trasformano i device in oggetti di apprendimento;
  • Presuppongono un nuovo ruolo dell’insegnante;
  • Sono utili perché la Rete è una immensa biblioteca virtuale.

Occorre fare delle considerazioni sull’utilizzo delle nuove tecnologie

  • L’insegnante deve far utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) incoraggiando l’apprendimento collaborativo, favorendo l’esplorazione, la scoperta e il gusto per la ricerca di nuove conoscenze e privilegiando il problem solving;
  • Non bisogna mai perdere di vista la relazione umana; a scuola infatti si impara a diventare uomini, a crescere, a “convivere” civilmente e a relazionarsi con coetanei e adulti;
  • Le nuove tecnologie non possono e non devono sostituirsi ai libri né alle persone che le utilizzano; sono uno strumento e non un fine; devono incoraggiare il coinvolgimento degli studenti e arricchirne l’esperienza; costituiscono un valido aiuto per studenti diversamente abili o con difficoltà di apprendimento; per il docente non devono essere un ostacolo o un nemico, ma un valido alleato nel lavoro quotidiano con gli studenti: il loro uso deve essere semplice, agevole, anche alla portata di chi ha poca dimestichezza con gli strumenti informatici;
  • I docenti quindi non devono stravolgere il loro modo di fare lezione, ma pensare di innovarlo dal punto di vista del “canale comunicativo”. La tecnologia può migliorare i metodi tradizionali di apprendimento, ma non potrà mai sostituire la relazione interpersonale.

Approfondisci il tema in questo articolo, sviluppato con professionalità e competenza da Carlotta Balena

Normativa di riferimento del PNSD

  • Legge 107 del 13 luglio 2015 articolo 1 commi 56-57-58-59;
  • DM 851 del 27 ottobre 2015 «Piano Nazionale per la scuola Digitale»

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